Montalbano - Zocca - Verrucchia - Montequestiolo
Un percorso facile dove oltre a Zocca visitiamo per di più alcuni dei antichi borghi della zona. Percorriamo anche un tratto boscoso della dorsale del Monte della Riva e in genere abbiamo spesso dei panorami. Un giorno ideale per seguire questo itinerario è il martedì: Zocca è molto animato a causa del mercato settimanale ed è anche vietato cacciare in quel giorno. Colpisce poi la grande variazione nelle tipologie di sentieri che incontriamo: dall'asfalto nel centro paese a vere e proprie sentieri forestali con sassi (solo alcuni brevissimi tratti). Il punto di partenza del percorso è proprio accanto al borgo antico di Montalbano. Nel borgo di Montalbano troviamo la Chiesa di Santa Maria Assunta e l'attigua canonica che sono un delicato esempio di architettura settecentesca. Le case dell'antico borgo si arrampicano quasi in verticale alla parete sud del Monte della Riva. Il borgo è in ottime condizioni e merita senz'altro una visita. Da Montalbano percorriamo la via Romea Sterrata. Nel passato era una strada importante. Troviamo ancora la pavimentazione originale in alcuni tratti della nostra passeggiata. Dopo una breve distanza arriviamo a Serra di Montalbano dopodiché proseguiamo verso Zocca. Ora passiamo prima attraverso un boschetto con roverella. La roverella è la quercia tipica della collina e media montagna, è molto frugale e cresce bene un pò ovunque. Qui il bosco ricopre il versante della Monte della Riva a Sud, il terreno è roccioso, piuttosto arido en ben esposto al sole e al vento. Il bosco è governato a ceduo e la legna tagliata è ottima da ardere. Un tempo questi boschi producevano quantità di ghiande per l'allevamento dei maiali. Poco oltre attraversiamo un tratto di castagne dove possiamo ammirare un esemplare secolare poco prima di arrivare al cimitero di Zocca. Dire Zocca è dire Sacra della Castagna. Zocca è ovviamente conosciuto soprattutto per le castagne e tutto ciò che ha a che fare con essa. Non sorprende quindi che esista un Museo del Castagno e del Borlengo a Zocca. E ad ottobre c'è la Sagra della Castagna per tre fine settimana. Il percorso attraversa prima un tranquillo sobborgo e poi sbuca nel centro dove troviamo bar, ristoranti e un rubinetto con acqua potabile. Il percorso include Bar Cimone, un posto perfetto per mangiare tigelle e borlenghi, non solo in situ ma anche per portare via. Poco dopo il Bar Cimone svoltiamo a destra in via Roma per superare la piazza dove il martedì si tiene il mercato settimanale. Su questa piazza troviamo anche il comune allegramente decorato con un gran numero di bandiere. Continuiamo a seguire la via Roma fino quasi ad arrivare a Verucchia. Pur continuando a camminare un po' ai margini del paese, abbiamo frequenti bei panorami sulla destra, con il Monte della Riva che reclama sempre una posizione dominante. Arrivati a Verucchia svoltiamo a sinistra e percorriamo quasi tutta questa frazione in modo da arrivare alla casa di Vasco Rossi. Questo è uno spettacolo da vedere a causa dei graffiti creativi sui muri creati dai fan che apparentemente vengono qui in gran numero. Dopo Verucchia prendiamo per un breve tratto una strada asfaltata in direzione Rosola e poi poco dopo teniamo la destra sulla strada per Montequestiolo. Arrivati lì vediamo i resti del castello, la cui torre è ancora completamente intatta e c'è anche una bella area picnic con parecchi tavoli (uno dei quali realizzato in modo che qualcuno con una sedia a rotelle possa sedersi accanto ad esso). Sebbene ci fossero servizi così eccellenti ed un campeggio nelle vicinanze, stranamente, nessun'altra persona era presente quando siamo passati da questo luogo. E non c'era nemmeno traccia di spazzatura sul prato. Dopo questo punto, l'ambiente cambia completamente. Ora attraversiamo pezzi di bosco e aree agricole e vediamo diverse belle case a torre. Stiamo infatti camminando su suolo storico: in questo tratto di percorso seguiamo l'antica via Romea Nonantolana. In questo momento (si scrive il 7 settembre) c'erano anche deliziose more lungo il nostro cammino da questa parte. La Romea Nonantolana non era sempre in perfette condizioni. Posso immaginare che quando il terreno è bagnato ci sarà del fango qua e là. Poco prima di tornare al punto di partenza, passiamo ancora davanti ad un autentico lavatoio. Anche questa è una reliquia dei tempi passati.